Fare l’orto conviene davvero? Ecco quanto si risparmia sulla spesa ogni mese

Negli ultimi anni, la crescita dei prezzi dei generi alimentari ha riacceso l’interesse degli italiani per la coltivazione domestica di ortaggi, frutta ed erbe aromatiche. In un contesto di incertezza economica, l’orto non è solo una soluzione per risparmiare sulla spesa, ma rappresenta anche un modo concreto per migliorare la qualità della propria alimentazione e avvicinarsi a uno stile di vita più naturale. Ma conviene davvero? Quanto si può risparmiare ogni mese coltivando un orto?

Il risparmio effettivo: numeri e variabili

Il risparmio reale che una famiglia può ottenere attraverso la coltivazione di un orto dipende da molteplici fattori: dimensione dello spazio coltivabile, tempo investito, scelta delle varietà, tipo di coltivazione (biologico o convenzionale), stagione e grado di autosufficienza raggiunto.

Prendendo come riferimento una famiglia di quattro persone che sia in grado di autoprodurre la totalità di frutta e verdura consumata nell’arco dell’anno, si stima un risparmio annuo compreso tra 1.500 e 2.000 euro. Questo dato considera i prezzi di ortaggi biologici di qualità e non quelli più bassi dei prodotti da agricoltura industriale.

Viene naturale chiedersi quanto si risparmia su base mensile: diviso per dodici mesi, si può arrivare a un risparmio medio di circa 125-166 euro al mese per una famiglia di 4 persone, se l’orto è produttivo e ben organizzato.

Un orto domestico ben progettato, con uno spazio di circa 40-50 metri quadri per ogni adulto, può coprire la maggior parte del fabbisogno di ortaggi. Tuttavia, raggiungere la piena autosufficienza non è scontato: bisogna organizzarsi per produrre tutto l’anno, anche durante l’inverno, utilizzando serre e coperture, e adattare la dieta ai prodotti stagionali. Per la frutta, invece, occorre aspettare che gli alberi entrino in produzione, il che può richiedere vari anni.

Costi iniziali e spese ricorrenti

Pensare solo al risparmio può essere fuorviante se non si considerano anche le spese iniziali e quelle ricorrenti che la realizzazione e la gestione di un orto comportano. L’investimento iniziale varia notevolmente in base alla tipologia di orto:

  • Per un orto in giardino, il costo dei materiali può aggirarsi intorno ai 250 euro per attrezzi, terriccio, semi, piantine, concimi e irrigazione.
  • Per un orto sul balcone, dove lo spazio è ridotto e le esigenze minori, la spesa può scendere a 50-100 euro.

Molte di queste spese possono essere contenute se si riciclano materiali, si produce il compost in casa e si scelgono semi anziché piantine già cresciute. I costi ricorrenti (acqua, concimi, piccola manutenzione) sono modesti per chi segue pratiche di autoproduzione e adotta metodi sostenibili.

Gestione: tempo e fatica

Bisogna essere consapevoli che l’orto richiede impegno costante, soprattutto nei periodi di semina, trapianto e raccolta. Alcuni lo vedono come una “moda”, ma la verità è che senza una vera passione per la coltivazione si rischia di abbandonare il progetto dopo poco tempo. Tuttavia, molti orticoltori sottolineano anche aspetti immateriali come la soddisfazione personale di mangiare ciò che si è coltivato con le proprie mani.

Vantaggi aggiuntivi: salute, benessere, didattica

Il risparmio economico è solo uno degli aspetti che rendono l’orto domestico così apprezzato. Tra i principali vantaggi si evidenziano:

  • Salute: la possibilità di consumare prodotti freschi, privi di pesticidi, appena raccolti, aumenta la qualità dell’alimentazione quotidiana. Coltivare verdure e ortaggi, per chi segue l’agricoltura biologica, significa ridurre l’esposizione a sostanze chimiche e incrementare l’apporto di nutrienti.
  • Benessere psicofisico: prendersi cura di un orto è un’attività che aiuta a rilassarsi, favorisce l’attività fisica e consente di trascorrere tempo all’aria aperta. Molti orticoltori descrivono il lavoro del terreno come un antidoto contro lo stress.
  • Didattica: per le famiglie con bambini, l’orto diventa un prezioso strumento educativo per insegnare il valore del lavoro, dell’autosufficienza alimentare e il rispetto dell’ambiente.

Senza trascurare il metro zero, cioè la riduzione dei trasporti e dell’imballaggio, che abbassa ulteriormente l’impatto ambientale e garantisce verdura sempre fresca. Per approfondire il concetto di orto, è utile consultare la voce dedicata su Wikipedia.

Limiti e strategie per massimizzare il risparmio

Non tutti gli orti generano lo stesso risparmio. Fare un orto domestico sul balcone può risultare meno conveniente rispetto a chi dispone di un terreno, specie se la produzione è limitata. In questo caso conviene concentrarsi su erbe aromatiche, facili da coltivare e spesso costose al supermercato, oppure su ortaggi dal ciclo corto e ad alta resa.

Gli esperti suggeriscono alcuni accorgimenti per aumentare il risparmio:

  • Prediligere la semina diretta tramite semi rispetto all’acquisto di piantine già pronte.
  • Preparare compost domestico, utilizzando scarti vegetali per arricchire il terreno e abbattere i costi dei fertilizzanti.
  • Utilizzare macerati naturali come antiparassitari fai da te per ridurre la spesa di prodotti chimici dedicati.
  • Coltivare verdure di stagione, massimizzando la produttività del terreno e riducendo la dipendenza dai prodotti acquistati.

Infine, non va sottovalutata la possibilità di condividere gli eccessi di produzione con amici e vicini o di scambiare prodotti (la cosiddetta economia di baratto locale).

Un limite strutturale per chi vive in città è lo spazio: la mancanza di terreno rende difficile la produzione su larga scala. Tuttavia, anche un piccolo orto urbano o un balcone ben organizzato può offrire risparmi tangibili, soprattutto sulle essenze aromatiche e su alcuni ortaggi di largo consumo.

Il tempo è un altro fattore di valutazione: l’orto richiede impegno, pazienza e continuità. Il proverbio “l’orto vuole l’uomo morto” sintetizza bene la fatica necessaria, ma anche quanto può essere gratificante raccogliere ciò che si è seminato.

Per chi è interessato ad approfondire le tecniche dell’orto biologico, molte risorse sono disponibili online con metodi pratici e sostenibili perfetti per gli appassionati di sostenibilità.

In sintesi, fare l’orto conviene davvero, specialmente in epoca di rincari e inflazione. Oltre al risparmio sulla spesa, offre vantaggi in termini di salute, benessere e cultura ambientale. Per massimizzare l’efficacia del proprio orto bisogna pianificare con attenzione gli spazi, le colture e le tecniche di autoproduzione, senza trascurare la passione e la soddisfazione che questa attività può regalare.

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