Una delle abitudini più comuni ma allo stesso tempo più rischiose nella manutenzione della coperta termica riguarda proprio il modo in cui la si lava. Molti pensano che un ciclo standard in lavatrice o un’energica asciugatura sia la soluzione migliore per eliminare polvere, sporco e batteri, quando in realtà questi comportamenti possono segnare il deterioramento prematuro e talvolta irreversibile dei materiali e degli elementi riscaldanti interni.
Ecco il vero errore: temperature troppo alte e procedure aggressive
Uno degli sbagli più comuni consiste infatti nell’utilizzare temperature elevate per il lavaggio o per l’asciugatura, oppure cicli non idonei e detersivi troppo aggressivi. Le coperta termiche sono progettate per resistere al calore generato dalla loro resistenza interna, ma spesso non sopportano shock termici esterni o lavaggi intensivi che mettono a rischio sia i tessuti sia i fili conduttori che ne permettono il funzionamento ottimale. Una esposizione a temperature troppo alte, sia in lavaggio che in asciugatrice, può infatti compromettere la struttura delle fibre e danneggiare la parte elettrica, comportando un calo delle proprietà termiche e, nei casi peggiori, la perdita completa di efficienza o la rottura dell’impianto riscaldante interno.
Questo vale anche per l’utilizzo del ferro da stiro o per l’esposizione diretta a raggi solari forti durante l’asciugatura, che può seccare eccessivamente i materiali e provocare deformazioni.
Le istruzioni del produttore: il primo passo per preservare la coperta
Per evitare incidenti e garantire una lunga durata alla propria coperta termica, il primo passo fondamentale è leggere attentamente l’etichetta e seguire le istruzioni del produttore. Queste forniscono indicazioni dettagliate riguardo a:
Molti modelli di coperta elettrica moderni consentono un delicato lavaggio in lavatrice, purché si imposti un ciclo per delicati a basse temperature (generalmente non oltre i 30°C) e si utilizzi un detersivo neutro, evitando sbiancanti come la candeggina che potrebbero rovinare i materiali o compromettere il circuito interno. È fondamentale staccare sempre il cavo di alimentazione e tutti i componenti elettrici rimovibili prima di qualsiasi tipo di lavaggio, come indicato dai maggiori produttori e dalle guide più affidabili.
Per i modelli più datati, che non dispongono di sistemi di sicurezza moderni, è consigliata una pulizia superficiale con un panno umido e un lavaggio locale delle macchie, evitando in ogni caso che l’acqua possa raggiungere la parte della presa elettrica o che penetri nei conduttori interni.
Qual è la procedura corretta per il lavaggio?
La modalità consigliata per la manutenzione ordinaria di una coperta termica prevede alcuni semplici ma fondamentali passaggi:
- Lasciare la coperta in ammollo in acqua fredda o tiepida per 15 minuti, utilizzando poco detersivo delicato, in modo da non aggredire i tessuti sensibili
- Passare una spazzola a setole morbide sulle eventuali macchie più resistenti, senza strofinare troppo energicamente
- Risciacquare accuratamente cambiando l’acqua più volte fino a che non rimanga alcuna traccia di schiuma o sapone
- Sistemare la coperta su uno stendino all’interno della vasca e utilizzare il soffione della doccia per un risciacquo più rapido e uniforme
- Evitate categoricamente la candeggina, prodotti sbiancanti e ammorbidenti aggressivi
- Asciugare sempre all’aria, mai in asciugatrice ad alte temperature o su fonti di calore diretto
Solo in presenza di un’esplicita autorizzazione sulla scheda tecnica, si può valutare l’uso di una asciugatrice con programma a bassa temperatura, ma questa rimane una pratica sconsigliata dalla maggior parte dei produttori per non compromettere le proprietà isolanti e termiche delle fibre sintetiche.
Inoltre, è importante ricordare che alcune coperte termiche – in particolare quelle realizzate in poliestere – si adattano bene ai cicli delicati, mentre quelle in lana o materiali naturali vanno lavate preferibilmente a secco e mai in asciugatrice. Per capire la composizione e quindi adottare la strategia più appropriata, si può consultare la voce dedicata su Wikipedia.
Una cura regolare: vantaggi e rischi di una pulizia scorretta
Un altro errore diffuso è la tendenza a trascurare la frequenza della pulizia. Se si attende troppo a lungo tra un lavaggio e l’altro, lo sporco incrostato può penetrare nei materiali e divenire difficile da rimuovere, portando a una progressiva perdita di igiene e freschezza. Una manutenzione regolare, con lavaggi delicati a fine stagione di utilizzo e lavaggi superficiali al bisogno, permette invece di mantenere le proprietà termiche intatte e prevenire anche l’insorgere di batteri o muffe all’interno delle fibre.
Pulire troppo spesso o in modo troppo energico, invece, risulta altrettanto dannoso: lavaggi frequenti o cicli violenti possono causare l’usura e l’indebolimento dei fili interni riscaldanti, riducendo la sicurezza e la durata complessiva della coperta.
Se si dovessero notare deformazioni, aree che non si scaldano più come all’inizio, formazione di aloni o anomalie nel funzionamento, meglio interrompere l’uso e fare controllare la coperta da un professionista.
Quanto influisce il materiale?
Il tipo di materiale incide in modo decisivo sulle modalità di lavaggio e sulla resistenza della coperta termica. Le fibre sintetiche come il poliestere, ad esempio, tollerano meglio i lavaggi in acqua fredda o tiepida e si asciugano rapidamente all’aria; altri materiali più pregiati, come la lana, possono deformarsi con l’umidità o ritirarsi per effetto del calore, rendendo vitale un approccio ancora più prudente e, in alcuni casi, la preferenza per il lavaggio a secco.
Per chi vuole approfondire le caratteristiche tecniche di questi materiali, una consultazione della voce Poliestere permette di comprendere le principali indicazioni per la cura e la manutenzione.
In sintesi, la cura corretta della coperta termica si basa su alcune regole imprescindibili: seguire con attenzione le istruzioni del produttore, prediligere lavaggi delicati, evitare temperature elevate e prodotti aggressivi, controllare periodicamente lo stato degli elementi elettrici, asciugare in modo naturale e valutare sempre la tipologia di materiale prima di qualsiasi intervento.
Prevenire errori durante la pulizia non solo determina una maggiore longevità ma permette di sfruttare al massimo le prestazioni e la sicurezza della propria coperta riscaldante stagione dopo stagione.